La progettazione del vigneto: da dove partire?

Negli ultimi giorni il tempo non è stato dei migliori. La pioggia l’ha fatta da padrona, anche e soprattutto nei week-end, l’unico momento della settimana dove avrei più tempo libero a disposizione ma che non ho potuto sfruttare appieno per dedicarmi alla mia nuova attività di “taglialegna” (ve ne parlavo qualche giorno fa).

Vista l’inattività “forzata”, ho avuto modo di dedicare molti pensieri al mio vigneto; in particolare, mi sono posto molti interrogativi sulle caratteristiche che dovrà avere. Da quante barbatelle sarà composto? A che distanza saranno poste l’una dall’altra? Quando effettuare la messa a dimora? Quale varietà scegliere? Sono solo alcune delle domande che mi stanno “tormentando” in questo periodo.

Difficile dare una risposta precisa a tutte queste domande, vuoi per inesperienza vuoi per i tanti consigli che leggo e sento. Ma se è vero che non ho ancora le idee chiare su come sarà il mio vigneto, è altrettanto vero che ho le idee molto chiare su come dovrà essere il mio vino. Un rosso che sia espressione del territorio e della sua storia, risultato di una cura armoniosa, naturale e rispettosa della vigna. Sarà proprio questa convinzione il perno attorno al quale progetterò l’impianto del mio futuro vigneto.

Nei prossimi post risponderò agli interrogativi di cui sopra, così da dare forma e consistenza a quest’idea. Un modo per ingannare il tempo prima della messa a dimora, e per non farsi trovare impreparati….

Di seguito gli articoli della serie:

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